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Valore bene economico

Valore del bene economico : uso, scambio, stima; valore di mercato, costo di :produzione, riproduzione, trasformazione, complementare, capitalizzazione, surogazione


Il valore di un bene è dato dalla sua utilità, disponibilità e rarità; i beni che hanno quindi un valore sono chiamati beni economici. Il bene economico quindi ha un valore che si divide in tre tipologie:

  1. valore di uso,
  2. valore di scambio,
  3. valore di stima.

Il valore di uso è dato dalla quantità di soddisfazione che è in grado di dare;naturalmente è un valore soggettivo in quanto può variare da persona a persona.

Anche il valore di affezione è soggettivo in quanto è direttamente proporzionale all’utilità del bene. In conclusione il valore di uso non ha nessuna importanza economica in quanto  la sua utilità non è stimabile né confrontabile perché varia da persona a persona.

Il valore di scambio è un valore oggettivo e misurabile; esso è dato dal rapporto  di scambiabilità di un bene con un altro bene.

Tale scambio può avvenire tramite baratto o compravendita. Il primo è lo scambiodi un bene con un altro bene mentre il secondo è lo scambio di un bene con una contropartita di denaro. Il valore di stima è un giudizio di valore  ovvero si stima il valore che un bene ha in un dato momento.

Naturalmente tale valore deve essere oggettivo; questo valore può essere valutato anche con i seguenti criteri: più probabile valore di mercato, di costo, di trasformazione, complementare, di capitalizzazione, di surrogazione.

Il valore di mercato si calcola  ipotizzando il valore che si realizzerebbe vendendo il bene sul mercato;

  1. il costo di produzione è dato  dall’insieme dei costi che si sostengono per produrre ed immettere il bene sul mercato;
  2. il costo di riproduzione è dato dall’insieme dei costi che si devono sostenere per riprodurre il bene;
  3. il valore di trasformazione è dato dalla differenza tra il valore di mercato e quello di costo di trasformazione (per questo calcolo devono essere rispettati tre criteri:la trasformazione del bene deve essere  possibile, conveniente e legale);
  4. il valore complementare è dato dalla differenza tra il valore del bene intero e il valore della porzione di bene rimasta sul mercato;
  5. il valore  di capitalizzazione  si calcola sommando  i redditi futuri attuali   ad un dato saggio si sconto;
  6. il valore di surrogazione  è  il valore che si dà ad un bene che è capace di sostituirne un altro nella stima.

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