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Costi di produzione

Costi di produzione : spese dirette, spese indirette, costo totale, costo unitario medio, costo marginale


Il costo totale di produzione si ottiene sommando tutte le spese che l’imprenditore deve sostenere per produrre un bene. Tale costo è formato da spese dirette e spese indirette.

Le spese dirette sono quelle che vengono realmente sostenute dall’imprenditore e sono anche chiamate spese effettive o esplicite.
Le spese indirette sono quelle che non vengono realmente sostenute dall’imprenditore ma che comunque vanno calcolate nel caso l’imprenditore sia astratto.
Il costo totale deve contenere le seguenti voci di spese,dirette o indirette che siano:quote di assicurazione,manutenzione o reintegrazione;spese inerenti all’acquisto di servizi e materie prime;tasse,imposte e contributi vari;salari per pagare il lavoro manuale;stipendi per pagare il lavoro intellettuale;beneficio fondiario per pagare il fondo o il capitale fondiario;interessi per pagare il capitale di esercizio.
L’imprenditore,pertanto,deve :

  1. reintegrare i capitali distrutti,logorati o utilizzati nella produzione;pagare allo Stato le tasse e le imposte relativi al processo produttivo stesso;
  2. retribuire i partecipanti alla produzione.

Il costo totale è formato anche da spese fisse e spese variabili;le spese fisse sono quelle che restano uguali indipendentemente che la produzione cresca o diminuisca.
Le spese variabili sono quelle che aumentano o diminuiscono in base all’andamento della produzione.


Costo unitario medio e marginale.
Il costo unitario medio è il costo totale di produzione di ciascuna unità prodotta;è ottenuto dividendo il costo totale per il numero dei prezzi prodotti. Tale costo si può diminuire aumentando la produzione totale anche se ciò è possibile fino al punto chiamato di fuga,ovvero,quando il costo unitario medio è uguale al prezzo unitario. Se l’azienda raggiunge questo punto di fuga si dice che l’azienda è marginale ovvero è al limite della sopravvivenza;in questo caso l’imprenditore ha un tornaconto nullo. Il massimo tornaconto,invece,si ottiene quando,nella produzione,il ricavo totale e il costo totale sono differenziati al massimo.
Il costo marginale è dato da quelle spese variabili che si sono sostenute per ottenere un pezzo prodotto ulteriore a quello già conseguito.


3-Problema dei costi congiunti.
I costi congiunti si hanno quando un’azienda produce diversi prodotti contemporaneamente. Il problema in questo caso è risalire al costo totale dei vari prodotti. Indichiamo i 2 metodi più utilizzati:

  1. metodo del costo per differenza;
  2. metodo analitico del costo aziendale.

Metodo del costo per differenza: è applicabile a quelle aziende dove è presente un prodotto principale e alcuni prodotti secondari. Si detrae dal costo totale il valore di mercato dei prodotti secondari ottenendo così il probabile costo del prodotto principale.
Metodo analitico del costo aziendale: in questo metodo il costo totale viene ripartito fra i vari prodotti a patto che nessuno prevalga sull’altro. Dapprima le spese specifiche vengono assegnate a ciascun prodotto che di seguito vengono ripartite nelle spese comuni di tutti i prodotti. E’ un metodo, però, molto approssimativo. Mentre l’assegnazione delle spese specifiche di ciascun prodotto risulta facilmente fattibile, risulta più difficile la ripartizione delle spese comuni.

 

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