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Operazioni sul capitale

Le operazioni sul capitale : aumenti, stock split, reverse split


Questi titoli, in quanto rappresentativi del patrimonio di una società, sono influenzati dalle decisioni straordinarie prese dalla società stessa.

In più, essendo quotati, essi sono suscettibili a variazioni al minimo rumors che il mercato percepisce. Con l’eventuale operazione straordinaria, anche l’andamento storico dell’azione può subire discontinuità cosa che viene risolta tramite coefficienti di rettifica effettuati da chi gestisce il mercato in cui la società è quotata.

AUMENTI DI CAPITALE
Essi posso distinguersi in:

  1. gratuiti,
  2. misti ,
  3. onerosi.

Se, per esempio, una società deve reperire nuove risorse a titolo di rischio, l’assemblea straordinaria decide di effettuare un aumento di capitale a pagamento,ovvero vengono emesse nuove azioni. Ovviamente, in questo caso ai soci viene garantito il diritto di opzione, cioè la possibilità di acquistare prima degli altri, proporzionalmente a quelle già possedute, le azioni .Questo diritto ha un valore economico in quanto il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni è solitamente più basso di quello delle azioni già in possesso.

Tale situazione porta ad un effetto diluente del capitale perché il valore totale delle azioni subisce un abbassamento  ed è per evitare ciò che i nuovi titoli hanno un prezzo più basso. Se il socio decide di non far valere l’opzione può  in alternativa vendere tale privilegio.

Il diritto di opzione ha un valore teorico calcolato sottraendo il valore delle nuove azioni acquistabili  al valore di quelle già in possesso. E’ facilmente intuibile che il valore di tale diritto sarà tanto maggiore quanto più grande sarà lo sconto dedicato ai sottoscrittori delle nuove azioni.

Altrettanto, sarà maggiore quanto minore sarà il numero delle vecchie azioni necessarie per sottoscrivere i nuovi titoli. Nel caso di  aumenti a titolo gratuito, la società decide di aumentare solo formalmente il capitale cioè destinando  gli utili non distribuiti o le rivalutazioni allo stesso.

Questa operazione viene chiamata così perchè effettivamente non vi è nessun movimento finanziario. Con l’aumento del capitale si possono emettere nuove azioni,che verranno assegnate ai soci proporzionalmente alle quote possedute. In questo caso il diritto di opzione viene chiamato diritto di assegnazione. La società può, altresì, decidere di non emettere nuove azioni ma di aumentare il valore di quelle già esistenti.

In tutti e due i casi si tratta sempre di un’operazione contabile che non influenza il patrimonio netto. Tuttavia con l’emissione di nuove azioni il valore unitario dei titoli diminuisce in quanto il patrimonio è suddiviso in quote azionarie maggiori. Questo tipo di operazione viene spesso effettuato per fidelizzare   chi sottoscrive titoli a pagamento incentivandoli a detenere il titolo per almeno un anno.

L’aumento di capitale misto in sintesi non è altro che la commistione dei due tipi precedenti, ovvero l’aumento avviene in parte  emettendo titoli gratuiti in parte a pagamento. E’ ovvio che l’aumento di capitale effettivo  in questo caso coincide solo con l’operazione a pagamento.

STOCK SLPIT (FRAZIONAMENTI) E REVERS SPLIT (RAGGRUPPAMENTI).
Sono noti come STOCK SPLIT e consistono nella divisione del valore nominale dell’azione i 2 o più parti. Vengono effettuati solitamente per abbassare il valore unitario dei titoli che sono troppo cari e quindi creare maggiore liquidità. Hanno lo scopo di attirare gli investitori in quanto sintomo di buona salute societaria. Nel caso in cui,invece, il prezzo unitario è troppo basso si effettua il REVERSE SPLIT(raggruppamento) cioè si accumulano più azioni in un unico titolo.
 

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