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Prezzo e volatilità delle opzioni

Fattori che influenzano il prezzo e la volatilità delle opzioni (prezzo temporale)


Sono 2 componenti a formare il premio di un’opzione:

  1. il valore intrinseco,
  2. quello temporale.

Il primo è il valore minimo ottenibile in un determinato momento esercitando l’opzione.

Una volta definitolo è possibile chiarire cosa si intende per opzioni in the money, out the money e opzioni at the money.

La prima avviene se il valore intrinseco è positivo,la seconda se è negativo e la terza se il prezzo è uguale allo strike price.

Il valore temporale è così spiegabile: le opzioni out of the money hanno un valore intrinseco nullo e un premio diverso da zero; chiediamoci:perché chi investe sarebbe disposto a pagare un premio per acquistarla?
Semplice,perché se la scadenza dell’opzione non è vicina c’è sempre la possibilità che il prezzo salga fino a superare lo strike e quindi ottenere un pay off positivo.

Quindi,il valore temporale è “una speranza di esercizio” ed è per questo che il valore temporale è tanto maggiore:

  1. quanto minore dista il prezzo dell’attività dello strike price ( più sono vicini maggiore è la speranza)
  2. quanto maggiore è il tempo residuo in cui il prezzo può risalire
  3. quanto maggiore è volatile il prezzo in quanto più è volatile e maggiori sono le probabilità che si superi lo strike.

Il valore temporale è positivo anche nelle opzioni in the money; il premio è il risultato della somma del valore intrinseco e di quello temporale positivo .

In caso di opzioni in the money il valore temporale si identifica come il valore della possibilità di arrivare a scadenza e abbandonare l’opzione anziché essere obbligati all’esercizio,cosa che avviene nei contratti a termine.

In questo caso il valore temporale sarà:

  1. tanto maggiore quanto lontana è la scadenza dell’opzione e maggiore la volatilità del sottostante
  2. tanto maggiore quanto maggiore è la vicinanza tra prezzo e strike.

E’ facile comprendere,quindi,come il premio non dipenda solo dal prezzo ma anche da altri fattori che sono:volatilità attesa,tasso di interesse senza rischio,vita residua.

A parità di fattori le opzioni call aumentano di valore se aumenta il prezzo dell’attività sottostante;lo stesso aumento riduce il valore di un’opzione put. Quelle call hanno un premio proporzionalmente inverso allo strike ( più è alto quanto più basso l’altro).

Al contrario più è alto lo strike più è alto il premio delle put.Le call e le put americane a parità di fattori hanno un premio tanto più alto quanto è più lunga la loro vita residua. Possiamo affermare che a parità di tutti gli altri fattori il trascorrere del tempo diminuisce il valore dell’opzione.

Un impatto positivo sul premio è dato dalla volatilità;ciò significa che,a parità di altri fattori,maggiore è la volatilità più alto il premio. Un’elevata volatilità delle opzioni implica elevati guadagni a fronte di perdite limitate al massimo al premio.

Altro fattore che influenza il premio è il tasso di interesse perché crescendo porta ad un aumentare anche del tasso di crescita atteso;tuttavia col crescere del tasso diminuisce il valore attuale dei flussi futuri. Entrambi hanno un effetto negativo sulle put diminuendone il valore.

Nelle call il primo fattore risulta positivo mentre il secondo negativo;poiché il primo solitamente prevale sul secondo la relazione generalmente è positiva. Sicuramente,in caso di tassi stabili e bassi l’impatto della variabile sul premio sarà minimo.

Ma in quale misura una variazione della variabile può influenzare il premio?Per capirlo è necessario calcolare il coefficiente di sensibilità chiamato GEEKS che consente la misurazione della sensibilità del premio. Conoscere questo dato è fondamentale per capire i rischi dell’investimento;le GEEKS più importanti sono:

  1. delta,
  2. gamma,
  3. vega,
  4. theta.

GEEKS delta : esso misura la variazione del premio con il variare del sottostante facendoci comprendere  se vi è stato un aumento o una diminuzione di premio rispetto alla variazione del sottostante. Esso è negativo per le put e positivo per le call se un soggetto acquista, se invece il soggetto vende succede il contrario. Il delta talvolta è espresso  o in percentuale(0-100) o in valore(0/-1);ma cosa si intende per delta 100 o 1? un delta con questa valore implica che con l’aumentare del sottostante aumenta anche il premio in maniera proporzionale.
Ma quali sono le opzioni che hanno questo delta? Sono quelle deep in the money cioè quelle che hanno un’altro valore intrinseco ed un basso valore temporale.
Cosa significa e quali opzioni hanno il delta zero?il delta zero significa che una variazione del sottostante non produce effetti sul premio;quelle che possiedono il delta zero sono chiamate deep out the money.
Cosa è e quale opzione possiede il delta 0,5? il delta 0,5 implica che l’aumento del sottostante aumenti anche il premio,le opzioni che possiedono delta 0,5 sono chiamate opzioni at the money. Il delta non può essere considerato una costante in quanto varia in base a variabili di mercato e soprattutto non è utilizzabile se avvengono grosse variazioni.
Un altro coefficiente di sensibilità è il vega in quanto misura la sensibilità del prezzo alla volatilità attesa;esso è espresso in percentuale. Esso è negativo per chi vende e positivo per chi acquista l’opzione.

Il tetha, invece,misura il cambiamento del premio dovuto al trascorrere del tempo(sempre,però a parità degli altri fattori). Esso viene espresso in giorni ed è negativo per chi acquista e positivo per chi vende. Le geeks possono avere segno + ,che implica che all’aumento della variabile di riferimento aumenta anche il valore di posizione, e segno – che implica esattamente il contrario.

Se chi investe ha nel proprio portafoglio diverse tipologie di opzioni il rischio viene calcolato dal coefficiente di sensibilità di ogni singola opzione moltiplicato per tutte le opzioni possedute.
 

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